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Attualità lunedì 17 agosto 2015 ore 17:29

Bustecca, i sindaci chiedono il dissequestro

Lavori fermi per gli atti giudiziari

Le pratiche giudiziarie rischiano di bloccare i lavori della nuova scuola, della viabilità e dei parcheggi



CHIANTI — Con due delibere approvate il 13 agosto scorso, la giunta dell’Unione comunale e il Comune di Barberino Val d’Elsa hanno chiesto a gran voce di risolvere in tempi brevi una vicenda giudiziaria che potrebbe rallentare i tempi delle ultime tranches di lavori relative al completamento della nuova scuola primaria di Bustecca e delle opere di urbanizzazione. Attraverso il conferimento dell’incarico ad un avvocato, le amministrazioni comunali hanno disposto l’atto che permetterà di procedere con la richiesta di dissequestro dell’area. Si tratta di un terreno privato, situato in località Bustecca, sul quale è in corso un procedimento di esproprio da parte del Comune di Barberino e dove è prevista la realizzazione di un’area a parcheggio a servizio del polo scolastico e di una viabilità di collegamento tra la Provinciale e tutta la zona di Bustecca.

Il Tribunale di Firenze ha posto i sigilli a causa di una presunta non corretta gestione delle terre provenienti dal cantiere della costruzione della scuola e accolte in questa area. Dal campionamento effettuato nel corso dell’indagine le terre in questione tuttavia risultano di buona qualità ambientale. Nelle indagini sono coinvolti anche alcuni tecnici comunali.

“Siamo stati costretti ad uno stop a motore acceso – hanno detto il sindaco di Barberino Giacomo Trentanovi e il presidente dell’Unione comunale del Chianti Fiorentino David Baroncelli - proprio nel momento in cui i lavori di completamento dell’area esterna della nuova scuola erano sul punto di ripartire, abbiamo concluso la prima fase della gara per l’affidamento dell’appalto prevedendo di riaprire il cantiere a settembre; adesso l’inchiesta giudiziaria rischia di far slittare i lavori”. L’Unione comunale e il Comune di Barberino sono al lavoro per individuare soluzioni alternative. “Utilizzeremo tutti gli strumenti di nostra competenza e nel rispetto della legge per far ripartire i lavori prima possibile – concludono i sindaci – inoltre stiamo effettuando tutte le verifiche del caso, ci auguriamo che l’esito della vicenda sia rapido, oltre che positivo”.


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