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Attualità lunedì 01 settembre 2014 ore 16:06
Francesi e con l'interesse per il Rosso
Tra numeri e curiosità, questo l'identikit del turista tipo che viene fuori dai dati raccolti dal Consorzio Amo Castellina da giugno ad agosto
CASTELLINA IN CHIANTI — La stagione turistica, bizzarrie del tempo comprese, è ormai giunta quasi al termine. Con l'arrivo di settembre, infatti, è possibile iniziare a fare una sorta di bilancio su ciò che è stato. Il Chianti, in particolare Castellina, ha visto un buon andamento turistico, sottolineato dalle presenze costanti negli agriturismi della zona. Il tutto viene confermato dall'ufficio turistico di Castellina in Chianti, con il Consorzio di Promozione Turistica e Territoriale Amo Castellina che ha monitorato tutto ciò che è passato dalle zone comunali da giugno ad adesso.
Andando a spulciare tutti i dati che sono stati raccolti dal Consorzio, in attesa delle presenze vere e proprie e dei riscontri con gli anni scorsi che saranno pubblicati dall'osservatorio provinciale, balzano subito all'occhio due riflessioni. La prima riguarda la nazionalità dei turisti che si sono approcciati all'ufficio turistico di Castellina in Chianti, mentre la seconda riguarda principalmente i motivi della domanda. Quasi a sorpresa sono i turisti francesi ad interessarsi maggiormente delle colline del Chianti, con presenze in netto aumento da giugno fino a tutto agosto. Reggono gli americano e i tedeschi, seppur con andamenti oscillanti, stabile anche il movimento turistico di “casa nostra”. Gli italiani, magari nei week o nei ponti festivi si sono fatti particolarmente vivi dalle parti del Chianti. Da notare anche il tipo di domanda che viene fatta agli operatori turistici, visto che quasi sempre chiedono luoghi di interesse o eventi nei dintorni. Segno evidente che sono quasi tutti turisti che hanno scelto la vacanza “fai da te”, magari alloggiando in uno degli agriturismi della zona, cercando poi conforto con gli uffici locali per cercare di scoprire le bellezze del posto. Un altro classico, relativo alla domanda, è quello delle degustazioni di prodotti tipici, soprattutto vino. In questo caso si hanno tendenze quasi generalizzate: i turisti hanno voglia di degustare, di capire come nasce uno dei prodotti italiani più famosi al mondo, hanno voglia di conoscere cantine e luoghi di produzione e per questo chiedono ogni minimo dettaglio. Infine, un ultimo dato curioso: nell'epoca degli smartphone, dove tutto è a portata di mano, gran parte dei turisti chiedono sempre la vecchia e cara “piantina”. Cambiano i tempi, ma non le sane abitudini.
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