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Attualità martedì 02 dicembre 2014 ore 13:34

Chianti senese e fiorentino unito per ungulati

Il sindaco di Castellina in Chianti, Marcello Bonechi “Massimo impegno per un problema che colpisce la nostra economia e la vita dei cittadini”



CHIANTI — La densità elevatissima di ungulati nelle zone del Chianti senese e fiorentino rappresenta un rischio per la nostra produzione vitivinicola e olivicola di qualità e per la sicurezza sulle strade del nostro territorio. La Regione Toscana ha promosso, insieme alle Province, piani di abbattimento e altri interventi di contenimento, ma il problema persiste. Per questo motivo abbiamo indirizzato una lettera all’Ispra, Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale che fa capo al Ministero dell’Ambiente, per chiedere una maggiore sensibilità sul tema”. 

Ad annunciare il rinnovato impegno dei sindaci del Chianti senese e fiorentino è Marcello Bonechi, primo cittadino di Castellina in Chianti e coordinatore degli amministratori chiantigiani sul fronte delle politiche faunistiche e venatorie.

La lettera all’Ispra. “Il sovrapopolamento di ungulati - aggiunge Bonechi in riferimento alla lettera - condiziona in modo pesante la vita dei cittadini e l’economia di tutto il territorio chiantigiano. Il problema è stato affrontato in numerosi incontri fra istituzioni, associazioni agricole, venatorie e ambientali, tenendo conto di tutte le esigenze e le sensibilità coinvolte. Spesso non sono mancati momenti aspri di confronto sulle decisioni politiche assunte e vogliamo impedire che cittadini e agricoltori esasperati arrivino a farsi giustizia da soli. Il nostro ruolo di istituzione più vicina ai cittadini e ai territori richiede il massimo impegno e per questo motivo, pur riconoscendo la validità degli interventi promossi dalla Regione e dalle Province in questi anni, abbiamo voluto esprimere la nostra preoccupazione a un ente superiore come l’Ispra, vicino al Ministero competente”.

La risposta dell’Ispra - L’Ispra, nella risposta indirizzata ai Comuni del Chianti senese e fiorentino, ha rinnovato piena disponibilità al confronto con gli enti locali interessati per risolvere le criticità segnalate. In particolare, ha confermato di aver già espresso parere positivo sui piani di abbattimento previsti anche in provincia di Siena e Firenze per la stagione venatoria 2014-2015, con la possibilità di intensificare gli interventi nelle aree più critiche individuate dalla Regione. “Per quanto riguarda il cinghiale - dicono dall'Ispra - nelle province di Siena e Firenze sono già attivi i piani di controllo della specie, con una dettagliata programmazione pluriennale degli interventi di limitazione e riduzione dei danni lamentati sull’intero territorio provinciale, comprese le aree protette. La Provincia di Siena, con il supporto tecnico dell’Ispra, ha avviato per la stagione venatoria 2014-2015 anche un primo programma di gestione del cinghiale nelle aree non vocate alla specie. Sul controllo del capriolo, invece, l’Ispra sta verificando le richieste pervenute e la prevenzione dei danni prima di avviare eventuali nterventi di abbattimento in caccia”.                                


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